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Occhi neri di bue

31 Agosto 2022 da Paolo

‘VIVERE I BOSCHI DI MONTARALE’ sono esperienze giornaliere in natura di appena 6 chilometri, pochi se messi a confronto con chi durante una mattinata ne percorre almeno il doppio, ma potrebbero ancora ridursi dando prevalenza all’ascolto. Sabato proveremo a farlo.
Si può essere intimoriti nell’abbandonare il cammino e fermarsi ai piedi di un carpino bianco o su di un masso, perché perdiamo la sicurezza del consueto per entrare in un territorio del quale non si ha memoria. Ma il vagare non è ozioso e nemmeno l’arrendersi. Non lo è se nel farlo intensifichi il vivere e se ciò che incontri ti ‘parla’ e ne comprendi il senso che altrimenti mai avresti compreso.

“𝘾𝙝𝙞𝙨𝙨à 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙥𝙚𝙣𝙨𝙚𝙧𝙖𝙞 𝙙𝙞 𝙢𝙚, 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞𝙤 𝙣𝙚𝙧𝙤 𝙙𝙞 𝙗𝙪𝙚, 𝙘𝙝𝙞𝙨𝙨à 𝙨𝙚 𝙖𝙘𝙘𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚𝙧𝙖𝙞 𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙖𝙢𝙞𝙘𝙖 𝙚 𝙩𝙞 𝙗𝙖𝙨𝙩𝙚𝙧𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙚 𝙘𝙖𝙧𝙚𝙯𝙯𝙚 𝙨𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙩𝙪𝙖 𝙥𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙡𝙞𝙨𝙘𝙞𝙖 𝙚 𝙫𝙚𝙡𝙡𝙪𝙩𝙖𝙩𝙖. 𝙇𝙖 𝙘𝙞𝙫𝙚𝙩𝙩𝙖 𝙡𝙤 𝙨𝙤𝙩𝙩𝙤𝙡𝙞𝙣𝙚𝙖 𝙘𝙤𝙣 𝙞𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤, 𝙩𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙤𝙨𝙘𝙚 𝙗𝙚𝙣𝙚 𝙚 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙚 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙚 𝙝𝙖 𝙜𝙞𝙧𝙖𝙩𝙤 𝙖𝙩𝙩𝙤𝙧𝙣𝙤 𝙖𝙡 𝙩𝙪𝙤 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙥𝙞𝙖𝙘𝙚𝙫𝙤𝙡𝙚 𝙞𝙡 𝙫𝙤𝙡𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙛𝙖𝙡𝙡𝙚. 𝙎𝙚𝙞 𝙘𝙧𝙚𝙨𝙘𝙞𝙪𝙩𝙤 𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙡𝙖 𝙧𝙖𝙙𝙪𝙧𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙖𝙥𝙥𝙚𝙣𝙖 𝙞𝙣𝙩𝙧𝙖𝙫𝙫𝙚𝙙𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙣𝙙𝙤𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖 𝙖𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙡𝙗𝙚𝙧𝙞 𝙙𝙞 𝙥𝙞𝙣𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙧𝙩𝙞 𝙨𝙞 𝙨𝙤𝙡𝙡𝙚𝙫𝙖𝙣𝙤 𝙖𝙡 𝙘𝙞𝙚𝙡𝙤. 𝙃𝙖𝙞 𝙨𝙘𝙚𝙡𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙧𝙤𝙩𝙤𝙡𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝙗𝙖𝙨𝙨𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙩𝙪𝙛𝙛𝙖𝙧𝙩𝙞 𝙞𝙣 𝙢𝙚𝙯𝙯𝙤 𝙖𝙞 𝙥𝙧𝙪𝙣𝙞 𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙜𝙧𝙖𝙛𝙛𝙞𝙤 𝙨𝙤𝙡𝙡𝙚𝙩𝙞𝙘𝙖𝙧𝙩𝙞. 𝙂𝙧𝙖𝙯𝙞𝙚 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞𝙤 𝙙𝙞 𝙗𝙪𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙖𝙫𝙚𝙧 𝙘𝙤𝙣𝙙𝙞𝙫𝙞𝙨𝙤 𝙡𝙖 𝙩𝙪𝙖 𝙚𝙨𝙥𝙚𝙧𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙘𝙚𝙡𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙚 𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙡𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙫𝙖𝙞”.

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Le rocce di Montarale

29 Agosto 2022 da Paolo

Emergono dalla terra pietre silenti poste al confine della vita, guardano il mondo con gli occhi bianchi dei licheni e quando si accorgono di te, che cammini solitario, strizzano le palpebre nere di muschio e accarezzano i tuoi piedi viandanti. Donano la pazienza illuminata dal tempo che la pioggia di tanto in tanto rinfresca. Sei un gigante! Permetti di sentire le rotondità dei tuoi fianchi e mantieni quei segreti che ti consegna il vento quando è marea che fluttua nei cieli lontani.

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Lago di Chiusi

1 Febbraio 2022 da Paolo

Il Lago di Chiusi dalle acque tranquille è incastonato come un gioiello tra gradevoli colline umbre e toscane.

Il “Lago della Luna” , piccolo e suggestivo è vicinissimo al Trasimeno.

Vi arriveremo nelle prossime escursioni per conoscerne la storia, le tipicità, il mistero.

Tra pioppi e salici che gli fanno corona, scorci incantevoli da fotografare per serbarne un vivido ricordo.

Filed Under: BLOG, Raccontando Tagged With: cammini in natura, chiusi, escursioni, fotografia, lago, lago di chiusi, natura, toscana, trekking, umbria

Edicole punteggiano il cammino

20 Luglio 2021 da Paolo

“Le stavo cercando nel canestro di vimini dove trasporto i miei perché, ma c’erano solo guanti, guanti lisi e delle forbici. Nelle mie mani solo qualche impressione ma nessuna immagine che facesse ricomporre il loro senso e nemmeno il profumo del grano mietuto ne ricuciva il ricordo. Come è potuto accadere che perdessi il mio passato e tutti quanti i gesti di cui era vestito…. sebbene vi transiti accanto non sento più il tepore che custodiva il viso, e nessuna parola da quelle labbra.  Eppure mi accompagnavano ogni sera lungo il cammino che conduceva al sogno.

Giorni fa le stavo cercando nel canestro di vimini… le ho guardate senza nominarle come fanno i Toltechi scoprendo altri simboli: ci sono dei perché che nessun cesto può contenere, appartengono all’Universo, possiamo solo accarezzarli”.

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Una Quercia sul bordo del precipizio

7 Dicembre 2019 da Paolo

Sul bordo del precipizio, aggrappata ad una superficie verticale una quercia, forse roverella, sapendo che potrebbe finire travolta da un cedimento improvviso della parete, è riuscita a sopravvivere nell’apparente precarietà del suo domani. Con radici fittonanti ed altre che esplorano in orizzontale il terreno ha trovato il privilegio di una posizione che le consente di rimanere sospesa a mezz’aria guardando lo strapiombo. Per me che trascorro il tempo favoleggiando lidi oltremare, questo intreccio di braccia e gambe è un atto d’amore, che non conosce sosta. È così ampio lo spazio che si anela e così poco quello che conta, si riassume in una manciata di zolle. Mentre le passo accanto le carezzo la pelle, è sottile il mormorio che riesce appena a sillabare! Vorrei imparare un linguaggio così essenziale e radicante.

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ESCURSIONE A MONTARALE

24 Luglio 2018 da Paolo

Puoi tuffarti in un lago di fiordalisi e poi volare sopra felci verdissime per rinnovare l’incanto che un territorio sa donare.  Montarale, nello spartiacque tra la Valnestore e il massiccio del Monte Peglia è perlopiù conosciuto dai frequentatori del piccolo parco e della baita nel ristretto perimetro che va dal parcheggio alla parte sommitale, dove è posta la croce. Insoddisfatto dell’unico sentiero CAI presente ho recuperato con pazienza vecchi tracciati fatti dai più disparati amanti della montagna per scoprirli assieme alle persone che vorranno seguirmi.

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Questo è un altro ‘Bistrot’

17 Maggio 2018 da Paolo

Non immaginavo che guadare un fiume potesse essere così divertente, altro che yankees ed indiani negli attraversamenti del Rio Grande! Una leggera palpitazione per gli equilibri incerti e l’allegra compagnia varca il fosso. Solo un rimpianto, potevamo procedere a piedi scalzi, l’acqua avrebbe rafforzato quella libertà che il guado concede.

Questo è un altro bistrot, di quelli che gli architetti non arredano.

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La buca del diavolo

23 Gennaio 2018 da Paolo

Appena imboccato l’ultimo sentiero tra le bellissime rupi del Fersinone ne ho avvertito la presenza. Con l’animo colmo di meraviglia è uscito un grido, misto tra esultanza e pericolo. Il fiume era sotto lo strapiombo  che brillava rumoreggiante,  ed io ero lì, nella buca del diavolo! Mi sono accasciato e ho guardato in silenzio verso la luce, fuori. Il diavolo non c’entrava niente, ma … era la consapevolezza di sentirsi addosso il peso di un’eredità. Qui hanno abitato, prima che la storia incominciasse ad essere scritta, esseri umani ed io, là dentro, ho perso la misura del tempo. Mi sono sentito uno di loro, con gli stessi ‘abiti’, la stessa fame, la paura e la gioia. La buca del diavolo mi ha fatto capire che, per quanto differenti siano le persone, permangono invariati nei millenni alcuni elementi che danno senso a chi lotta per contrastare le disuguaglianze.

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